DAL POEMA

 

«IL GOLFO DI  LA SPEZIA»

 

I Edizione 1933 (Il Radicchio)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Con questo Poema, l’Autore, ha temerariamente, partecipato alla celebre sfida lanciata, da F.T.Marinetti, a tutti i poeti d’Italia, sul tema «Il golfo della Spezia» .

 

«Vi sfido tutti a battermi, se lo potete , il primo ottobre – tuonò Marinetti da Roma - Il mio Golfo della Spezia nascerà quando mi recherò a settembre nelle sue acque radiose e musicali per nuotare e poetare insieme». Il 3 e il 4 ottobre 1933 tale mio Poema è stato declamato, con quelli prescelti (in tutto 14) , al Teatro Civico della Spezia. La serata fu stupendamente tempestosa.

 

G. Tedeschi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

… Signore delle vele

 

dei pescatori

 

dei paesaggi

 

dei gabbiani aquiloni

 

dei fioriti balconi,

 

proteggi questo golfo,

 

angelica tavolozza

 

che ispirò, a profusione,

 

Balla

 

Umberto Boccioni

 

Prampolini

 

Sironi.

 

Il Golfo della Spezia

 

primo epicentro d’affari.

 

Il mare il mare il mare.

 

Per cento mila lire

 

io darti le mie balle

 

di cotone

 

più un barilotto d’aringhe

 

affumicate

 

e di 4 stagioni?

 

- Ma tu impazzisci, furbo levantino.

 

- Sborsa di più !

 

avanti!

 

Ma a tutto danaro in contanti

 

se vuoi mettere il mio cotone

 

sulla groppa ondeggiante

 

dei tuoi cammelli arancione.

 

- Avanti a tutta forza

 

e sborsa sborsa sborsa.

 

***

 

Il Golfo della Spezia,

 

ganga meravigliosa

 

d’ogni celeste

 

cosa,

 

l’inferno il paradiso

 

il paradiso l’inferno,

 

lucifero a tutta pressione

 

di nafta

 

petrolio

 

acciaio

 

carbone

 

ed arrivi e partenze

 

ne l’albe luminose,

 

nei  tramonti di rose.

 

Ciao cara bella cara

 

Non piangere,

 

questa è la vita.

 

Chi non si muove ristagna.

 

Ti scriverò

 

a tutto vento

 

dalla plancia del bastimento.

 

Ti raccomando mio Padre

 

dai capelli

 

d’argento.

 

***

 

Onde più onde

 

fermatevi un poco

 

per ascoltare com’Ave Maria

 

la nostra futurista poesia

 

nemica a tutto fiato

 

dei baluardi a muffa,

 

del passato.

 

Poi tornerete a navigare

 

Tra sole tempesta e risacca

 

per le strade

 

de l’acqua.

 

***

 

Oro già oro a ponente

 

e paesaggi blu

 

e squilli

 

di campana

 

F.T. Marinetti,

 

Maestro, primo poeta

 

universale ispiratore

 

del bello,

 

generoso a l’infinito

 

coraggioso

 

a mena dito

 

onesto

 

a perdifiato

 

quanto Curio Dentato,

 

attento attento attento

 

Attento a non toccare

 

i fili della sera

 

ad alta tensione di sentimento.

 

Diventeresti in un momento.

 

Attento attento attentoooooooo